Month

Marzo 2021

Che cosa mangiare in montagna?

Che cosa c’è di meglio, dopo una bella escursione in montagna, che gustare degli ottimi prodotti tipici che sazino l’appetito sollecitato dalla camminata nel cuore della natura? La ricca biodiversità delle nostre regioni ci emoziona continuamente con splendidi contesti naturali, eppure ognuna sa sorprenderci con paesaggi e caratteristiche peculiari e uniche. La cucina locale che rappresenta ogni territorio ne completa e arricchisce l’identità, e non c’è cosa più piacevole che scoprirlo a tavola degustando un delizioso piatto tipico! Se sei approdato su questa pagina sei sicuramente un escursionista goloso, che sa apprezzare ricette e specialità locali di un bel pranzo in montagna, perciò in questo articolo abbiamo raccolto per te i 5 migliori piatti di alta quota che potrai assaggiare nelle tue prossime escursioni!  Buona lettura e buon appetito!

Cosa mangiare sull’Etna: il tartufo nero

Se pensiamo alla Sicilia la prima immagine che ci viene in mente è un mare azzurro e cristallino, in cui tuffarci per dimenticare tutte le fatiche dell’inverno, ma questo territorio straordinario sa offrire anche molto di più! Pensiamo alla sua montagna più suggestiva, il grandioso vulcano Etna, che regala scenari mozzafiato tra tunnel lavici e scorci sul mare. Come concludere un percorso in una cornice naturale così affascinante se non assaporando i prodotti più tipici di questo territorio? Il tartufo dell’Etna è senz’altro un’eccellenza della cultura gastronomica locale. Anche se non ci aspettiamo di gustare una tale specialità in terra siciliana, e pensando al tartufo subito la nostra mente si rivolge al Piemonte e ai suoi prodotti doc, la Regione Sicilia è, a sorpresa, riconosciuta tra le 14 regioni tartufigene d’Italia e il suo tartufo nero merita davvero un assaggio. Con il suo gusto ricco si sposa perfettamente con un’infinità di ingredienti: dagli antipasti ai secondi piatti, questa deliziosa specialità saprà accontentare anche il più esigente dei palati! Prova gli Arancini al Tartufo ed Asiago, una squisitezza da leccarsi i baffi….se non hai in programma un’altra escursione scattante in giornata!!!

Il tartufo nero dell'Etna è una deliziosa specialità che non ci aspetteremmo in Sicilia!

Il Brezel: una specialità del Trentino Alto Adige

Sfiziosa e golosa, questa specialità del trentino Alto Adige strettamente legata alla cucina tirolese e austriaca è una prelibatezza della famiglia del pane e delle focacce. A base di una ricetta molto semplice che include farina, burro, acqua e sale, il suo nome è legato a un’antica leggenda secondo la quale in passato il pane veniva dato in premio dai monaci ai bambini più meritevoli che imparavano a memoria le preghiere e i passi della Bibbia. Una versione più prosaica ne spiega invece l’origine dal termine latino “brachium”, abbraccio, dovuto alla forma che ricorda, appunto, un abbraccio. Il termine, giungendo da terra alsaziana, è stato poi italianizzato in “Brezel”. In passato, questo buonissimo prodotto da forno era ritenuto simbolo di fortuna e prosperità, e lo è ancora oggi. Sembra che in principio questa gustosa focaccia venisse consumata quasi cruda, ma iniziasse poi a venire apprezzata cotta e tostata grazie alla sbadataggine di un fornaio che si addormentò durante la cottura!

Il Brezel è un delizioso prodotto da forno che si può gustare da solo o accompagnato a piatti dolci o salati

Polenta concia della Valle d’Aosta

Che cosa dire di un bel piatto di calda e corroborante polenta concia dopo una lunga camminata che ha impiegato tutte le nostre energie? Questa sostanziosa ricetta tipica della Valle d’Aosta nasce da ingredienti semplici e gustosi: farina di mais, burro e formaggi danno vita a un piatto irresistibile per ogni escursionista che abbia voglia di gustare la buona tavola in una fredda giornata d’inverno, anche se non è di sicuro un piatto leggero! Il termine “concia” legato alla tipica polenta valdostana significa proprio “condito”, e fa riferimento all’uso di ingredienti come i formaggi, che la rendono capace di scaldare il corpo e sollevare l’animo! Esiste piatto più conviviale, da accompagnare a una bella tavolata di amici e ad un buon bicchiere di vin brulè?

La polenta è un piatto nutriente e corroborante, perfetto per riprendere le energie dopo un'escursione!

Strudel di mele della Valtellina

Lo strudel di mele può sembrare (e a tutti gli effetti è!) un piatto tipico trentino, ma in Valtellina se ne possono trovare di davvero squisiti! Gli ingredienti base di questa sfoglia ripiena sono farina, olio, burro, uvetta, pinoli…e naturalmente deliziose mele! Il risultato di questo impasto è un dolce morbido e fragrante dal gusto intenso e dal profumo invitante. Chi potrebbe resistere a una specialità così sfiziosa? La sua origine è antichissima e ci riporta addirittura alle conquiste dei turchi, che portarono questo meravigliosa specialità in Austria, da dove si diffuse poi nel territorio italiano. Lo strudel di mele è una ricetta semplice e veloce, che può essere riprodotta in casa, ma che sicuramente sostiene in maniera efficace soprattutto dopo una piacevole escursione in montagna che stimola l’appetito.

Lo strudel è un dolce sfizioso e profumatissimo semplice da fare anche in casa

La tradizione del cotechino piemontese

Il cotechino, accompagnato da ottime lenticchie di qualità, è conosciuto e consumato in tutto il territorio italiano, ma è una prelibata specialità della regione Piemonte. Non ci aspettiamo di trovarlo sulle nostre tavole al di fuori del periodo natalizio, abituati come siamo ad associarlo alle festività e ai pranzi in famiglia, eppure in terra piemontese è un tipico piatto invernale che non può mancare nella stagione fredda. L’origine di questo piatto nutriente è antichissima ed è legata alla tradizionale arte del salumiere, che veniva tramandata di padre in figlio conservandosi di generazione in generazione. Questo salume di carne di maiale era lavorato nel periodo della quaresima, con la necessità di non sprecare nessuna parte dell’animale. Viene ancora oggi preparato secondo l’antica ricetta artigiana e tradizionalmente consumato con patate o verdura.

Il cotechino piemontese è un piatto tipico che si gusta durante tutta la stagione invernale

La buona cucina: un’ottima amica in montagna!

Ogni regione ha le sue specialità gastronomiche, e una delle occasioni migliori per conoscerle e gustarle è senz’altro dopo una bella camminata in montagna! Dalle cime dell’Etna ai monti del Piemonte puoi trovare deliziosi piatti tipici, dolci o salati, per concludere nel migliore dei modi una bellissima giornata di escursione!

Come scegliere la tenda da trekking  su misura per te?

Se ami vivere la natura in piena avventura, dormire sotto le stelle e sentire il contatto con i territori che attraversi, allora la tenda da trekking è la tua indispensabile compagna di viaggio! La tenda da campeggio è la tua casa durante le escursioni in montagna, e non esageriamo dicendo che può essere la tua salvezza: è lei che ha il ruolo fondamentale di proteggerti da pioggia, temperature estreme, neve e vento, in ogni condizione climatica in cui ti troverai. Scegliere una tenda con caratteristiche non adeguate alla tua meta e al tipo di trekking che hai in programma potrebbe portare a conseguenze spiacevoli o addirittura pericolose. Una delle cose peggiori che ti possano capitare è di ritrovarti zuppo nel bel mezzo di un temporale violento, e non avere un posto caldo e asciutto che ti faccia da riparo. Come scegliere quindi la tenda da trekking perfetta per te? Esistono dei criteri ben precisi che possono aiutarti in questa delicata scelta, come la lunghezza del tuo trekking , il clima a cui stai andando incontro e la quota che raggiungerai. Fatte queste dovute considerazioni, potrai valutare le caratteristiche principali delle tende da trekking in commercio, e optare per quelle più adatte ai tuoi scopi e alle tue esigenze. Per aiutarti in questa importante valutazione, abbiamo raccolto per te le caratteristiche e le funzioni principali a cui deve rispondere un’ottima tenda da trekking:  

Leggerezza

Potrà sembrarti una cosa ovvia o addirittura banale quando pensi alle caratteristiche che dovrà avere la tua tenda mentre sei comodamente accoccolato nella tua poltrona preferita, ma quando sarai nel bel mezzo di un trekking in montagna ogni chilo in meno che peserà sulla schiena e sulle spalle farà la differenza!  Durante il giorno la tenda sarà ripiegata nel tuo zaino e si aggiungerà a tutto il resto dell’attrezzatura che dovrai trasportare per lunghe distanze. Il nostro consiglio è di optare per una tenda che non superi mai il peso massimo di 2 kg per ciascun posto disponibile: per essere funzionale, una buona tenda biposto non dovrà superare i 3,5/4 kg di peso, mentre una tenda da 3 posti dovrà rimanere al di sotto dei 6 kg.

Impermeabilità e isolamento termico

Un’ottima impermeabilità del catino e del telo esterno della tenda sono fondamentali per godere del massimo comfort e non rischiare di ritrovarsi a dormire in una tenda semi-allagata . Per garantire un buon isolamento termico e prevenire gli spifferi, scegli una tenda con catino esterno in poliestere, un materiale leggero ma resistente e impermeabile, e assicurati che le cuciture siano termonastrate, per avere la garanzia di un’elevata impermeabilità.

Resistenza e affidabilità

A meno che tu non stia progettando una notte al fresco nel tuo giardino per cercare un po’ di refrigerio in una  calda notte d’estate, la tua tenda dovrà essere resistente e affidabile! Il terreno su cui sarà montata potrebbe essere sconnesso e con possibili, sassi, rovi o cardi e tu dovrai essere sicuro che non si strappi e non si buchi. Se ti troverai a pernottare in quota dovrai fare affidamento al 100% sulla tua tenda, senza temere che una raffica di vento molto forte la trascini via una volta montata e fissata. Una buona tenda da trekking è testata nelle gallerie del vento: assicurati che anche la tua sia di buona qualità e abbia superato questo tipo di test.

Aerazione e traspirazione

L’aerazione e la traspirazione sono due caratteristiche fondamentali per una tenda da trekking. La capacità di non far entrare né uscire umidità è una delle qualità che garantiscono il massimo comfort quando pernotti in tenda. Questo ti permetterà infatti di non ritrovarti catapultato in una sauna finlandese quando la temperatura esterna è molto calda e umida, né di morire di freddo in una tenda piena di condensa dove piove dalle pareti interne quando all’esterno è molto freddo. Per evitare di trovarti in queste spiacevoli situazioni opta per una tenda con doppio telo (che ti garantirà un interno sempre asciutto), e  con un telo interno realizzato con materiali traspiranti (per mantenere una temperatura fresca nei climi caldo/umidi).

Comodità

Ultima, ma non meno importante, caratteristica da prendere in considerazione nella scelta della tua tenda da trekking,  è la sua comodità. Per trovarti sempre a tuo agio scegli una tenda adatta alle tue dimensioni, non eccessivamente grande ma che ti permetta di dormire stendendo interamente le gambe e allo stesso tempo di sedere e muoverti all’interno senza sbattere continuamente la testa sul tetto.  Sarà una caratteristica fondamentale quando dopo una bella giornata di trekking ti sentirai stanco e avrai bisogno di riposare bene per avere energie anche nei giorni seguenti, fino alla fine della tua escursione.

Tenda da trekking: 3 o 4 stagioni?

Dopo aver valutato tutte le caratteristiche fondamentali che dovrà avere la nostra tenda da trekking, c’è un’altra scelta che dovremo fare, in base al tipo di escursioni che abbiamo in programma o a cui vorremo dedicarci. Le tende da trekking si dividono in due tipologie fondamentali: le tende da 4 stagioni e quelle da 3 stagioni. Le prime sono pensate, progettate e realizzate per un uso alpinistico in quota, e sono quindi dotate del miglior isolamento termico in assoluto e di una struttura di grande resistenza a vento, neve e agenti atmosferici estremi. La seconda tipologia di tenda è invece pensata soprattutto per l’escursionismo, e sono più leggere, quindi facilmente trasportabili, ed anche più economiche.

I nostri suggerimenti per l’acquisto della tua tenda da trekking

Ora che hai valutato tutte le caratteristiche fondamentali da prendere in considerazione per acquistare la tua tenda da trekking, sei pronto a passare all’azione! Abbiamo qui di seguito selezionato per te alcuni modelli di tende tra i migliori in commercio, per aiutarti nella scelta:

Ferrino Proxes

Facile da montare, questa tenda familiare 3 stagioni può ospitare fino a 3 adulti, o due adulti e due bambini. Dotata di paleria esterna, picchetti in acciaio, nastri e olivette, garantisce comfort e protezione. Con un interno in poliestere idrorepellente e traspirante, è dotata di doppio tetto e doppio pavimento. Dotata di 3 ingressi: frontale, laterale e posteriore. La camera giorno e la camera notte sono separate da un divisorio e la struttura a tunnel è alta 180 cm, ideale anche per i più alti. Inclusa custodia per il trasporto, ganci per lampade e kit da riparazione. La marca invia istruzioni video per il montaggio, attivabili con QR code.

DIMENSIONI: 55 x 25 x 25 cm

CAPACITA’: 3 persone ( o 2 adulti + 2 bambini)

PESO: 11 kg

Tenda Ferrino Proxes

High Peak Nevada

Tenda da campeggio resistente e impermeabile, è una buona opzione economica. Dotata di doppio tetto e cuciture sigillate, ha ingresso e finestra con zanzariere che garantiscono un’ottima ventilazione. Può ospitare fino a 3 persone adulte, ed è dotata di 3 pratiche tasche interne e ganci per lampade. Disponibile in blu e verde scuro. Adatta per primavera/estate.

DIMENSIONI: 290 x 215 x 120 cm

CAPACITA’: 3 persone

PESO: 4 kg

Tenda High Peak Nevada

Ferrino Lightent 1

Leggerissima, questa tenda da campeggio per una persona è dotata di doppio tetto e pavimento impermeabile in poliestere, per un’ottima resistenza e impermeabilità. Facile e comoda da montare, questa tenda da trekking può contare anche su una buona aerazione. Le comode tasche interne porta oggetti, il gancio porta lampada e la custodia per il trasporto la rendono confortevole e pratica. Dotata di kit da riparazione.

DIMENSIONI: 220 x 80 x 80

CAPACITA’: 1 PERSONA

PESO: 500 g.

Perché visitare l’Emilia Romagna

Può una solo regione contenere allo stesso tempo  mare, montagne, borghi storici e lussureggianti foreste, in un territorio suggestivo e ricco di tradizioni e leggende? L’Emilia Romagna ci dimostra che tutto questo è possibile! Verdissima regione, il suo territorio è uno scrigno di arte, storia e attrazioni naturali.

Ma soprattutto l’Emilia Romagna è una regione densa di fascino, che nasconde luoghi magici e segreti, posti nascosti che solo in pochi conoscono, dotati di un carisma senza tempo che lascia senza fiato il visitatore in cerca di luoghi insoliti da visitare. Non c’è nulla che questo sorprendente territorio non possa offrire a chi abbia voglia di esplorarlo e di conoscerlo a fondo. L’Emilia Romagna è una regione che non annoia mai, adatta sia alle esigenze di escursionisti in cerca di sentieri nella natura o amanti di storia e cultura, che di famiglie in cerca di passeggiate in tutto relax in borghi storici o di una vivace vacanza al mare.

Cosa visitare nell’entroterra romagnolo?

Il territorio dell’Emilia Romagna è ricchissimo di biodiversità e di una grande varietà di ecosistemi, che offrono innumerevoli possibilità escursionistiche a chi è in cerca di un contatto diretto con la natura e vuole immergersi completamente in aree incontaminate.

I numerosi sentieri naturalistici permettono di esplorare e ammirare sorgenti naturali, grotte e boschi, in un contesto ambientale ricco di punti di interesse ideali per gli amanti della natura più intatta, e per chi è in cerca di una pausa dallo stress dei ritmi frenetici della vita quotidiana. Nella regione possiamo trovare 2 parchi nazionali, 17 riserve naturali e ben 14 parchi regionali. Ma questo non è tutto, perché l’Emilia Romagna, oltre a paesaggi così diversificati e a una natura così intensa, offre anche molto di più. Ad un contesto naturalistico così prezioso si aggiungono spiagge tra le più belle d’Italia e antichi borghi così pieni di fascino e storia da riuscire a catapultare indietro nel tempo il visitatore ammaliato. Tra questi troviamo dei veri capolavori dell’architettura, immersi in un’atmosfera medievale di antiche rocche, torri e fortezze. E se tutto questo non bastasse, un viaggio in Emilia Romagna può ulteriormente sorprenderci con la presenza insospettabile di luoghi magici, ricchi di spiritualità e circondati da antiche leggende. Se ti stai domandando cosa visitare nell’entroterra romagnolo non avrai che l’imbarazzo della scelta, secondo le tue preferenze e le tue esigenze. Ma in questo articolo vogliamo presentarti i luoghi più magici e insoliti che puoi trovare in Emilia Romagna, legati a miti e leggende popolari che contribuiscono a rendere delle mete già straordinarie ancora più ricche di fascino.  

5 posti magici e nascosti che abbiamo scelto per te in Emilia Romagna

Se sei alla ricerca di un’escursione lontana dal caos e dal traffico cittadino ma a poca distanza dai centri maggiori, ma soprattutto se hai voglia di visitare luoghi fuori dal comune, nascosti agli occhi dei più e ricchi di fascino, atmosfera e mistero, continua a leggere questo articolo, dove abbiamo raccolto per te i 5 luoghi nascosti più suggestivi dell’Emilia Romagna. Sono mete dove potrai immergerti in ambienti carichi di bellezza e suggestione, e scoprire gli aspetti più curiosi di questa regione straordinaria che è l’Emilia Romagna.  

Castello di Torrechiara: una leggenda ancora in vita

Questa straordinaria Rocca d’impianto quattrocentesco fu costruita tra il 1448 e il 1460 da Pier Maria Rossi, coraggioso condottiero e conte di San Secondo, detto “Il Magnifico”. Il castello, a pochi chilometri di distanza da Parma, conserva perfettamente il suo aspetto tardo medievale, con le sue quattro torri e le imponenti mura merlate. È certamente uno dei complessi castellani più sorprendenti e meglio conservati d’Italia, privo di arredi originali, ma ricco di splendidi affreschi di Benedetto Bembo. In questo luogo magico la leggenda prende forma e si mescola con la storia: si narra infatti che Pier Maria fece costruire il castello per vivere la sua intensa storia d’amore con Bianca Pellegrini, nobildonna di cui si innamorò perdutamente. Entrambi sposati, vissero il loro amore proprio nel Castello di Torrechiara, che Pier Maria fece erigere esattamente a questo scopo. A testimonianza di questo amore resta la grandiosa “Camera d’Oro”, uno splendido ambiente del castello che prende il nome dalle numerose decorazioni in prezioso oro. Nei notevoli affreschi della stanza Bianca Pellegrini è la protagonista indiscussa, vestita in abiti eleganti e ritratta in veste di pellegrina. Le altre stanze sono altrettanto suggestive, e tra queste ricordiamo le scuderie e la cucina con il camino in pietra. Il castello è circondato da un bellissimo paesaggio sulla campagna circostante, che completa una visita affascinante e romantica, che ci lascia ancora curiosi ed emozionati: la leggenda narra infatti che di notte Bianca si aggiri ancora tra le mura del castello, proteggendo gli innamorati.

Votigno di Canossa: la Casa del Tibet in un antico borgo medievale

A Votigno di Canossa, un antico borgo medievale in provincia di Reggio Emilia, tra i più suggestivi e meglio conservati in tutta Italia, il tempo sembra essersi fermato. Qui la pietra è signora incontrastata e l’atmosfera riporta immediatamente a dame e antichi cavalieri. Si tratta di un piccolo gioiello di architettura medievale, in cui ci si ritrova all’istante catapultati in una dimensione fuori dal mondo. Questo luogo straordinario, da dove si può ammirare un paesaggio unico sul verde delle colline reggiane, ospita tra le sue mura fortificate “La Casa del Tibet”, un tempio tibetano dall’atmosfera magica e mistica. Inaugurata dal Dalai Lama, questa struttura unica nel suo genere in Italia, è densa di un’atmosfera speciale, che circonda il visitatore con espressioni della cultura tibetana: bandiere di preghiera si alternano a balconi e scale in ferro, mentre il silenzio che avvolge questo luogo mistico trasmette un profondo senso di pace. Proprio al centro del borgo è possibile ammirare una splendida scacchiera incastonata nel terreno, dove in occasione di ricorrenze speciali si può giocare a dama o a scacchi. È presente anche un museo aperto la domenica con visite guidate, che conserva fotografie, costumi e oggetti originali e rari della cultura, della religione e della vita quotidiana tibetane.

Lago santo Modenese, tra miti e antiche leggende

Il Lago Santo, nei pressi del piccolo comune di Pievepelago, in provincia di Modena, è un bellissimo lago circondato da un paesaggio incantato di natura incontaminata. Durante l’estate macchie di mirtilli dipingono il bosco di colori vivaci, mentre d’inverno la neve ricopre il paesaggio di un manto candido e il lago è avvolto in una magica atmosfera da fiaba. È un luogo romantico e rilassante, dove è possibile restare immersi solo nei suoni della natura, lontani dal frastuono e dai ritmi frenetici della città.

Il nome del lago è legato a miti e leggende popolari, una delle quali racconta della sfortunata storia d’amore  di due pastorelli, finita in tragedia. Secondo la leggenda, i due pastorelli, perdutamente innamorati ma osteggiati dalle rispettive famiglie in contrasto, si recavano al lago come luogo per incontrarsi segretamente, con la scusa di lasciar pascolare le loro greggi. Uno sfortunato giorno si corsero incontro sul sottile strato di ghiaccio formatosi sulla superficie del lago, che si frantumò inghiottendoli nel loro ultimo abbraccio, ricordato come “Santo”.

Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: ideale per un trekking fotografico!

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, situato nell’Appennino Tosco-Romagnolo proprio lungo il confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna, offre un ambiente selvaggio di foreste, animali selvatici, antichi eremi e bellissime cascate. Con i suoi 368 km² è tra i maggiori parchi d’Italia ed è ricoperto da foreste per più dell’80% della sua estensione. Questo luogo incantato è la meta ideale per gli amanti della natura che cercano un’esperienza immersiva in un territorio incontaminato, ed è perfetto per un trekking fotografico. Rocce, case rurali, mulini in pietra e antichi borghi disabitati nell’area del parco donano a questo territorio selvaggio un’atmosfera davvero unica, e se sei un appassionato di fotografia potrai coglierli e fermarli per sempre con uno scatto, cristallizzando momenti preziosi che si trasformeranno in piacevoli ricordi. L’area ha una grandissima rilevanza archeologica, con numerose testimonianze della presenza etrusca, che danno vita al più notevole sito archeologico di tutto l’Appennino Tosco-Romagnolo. È inoltre ricchissima la presenza di animali selvatici, che non è difficile avvistare se sei un escursionista attento: daini, mufloni e caprioli rappresentano soltanto una parte dei numerosi mammiferi che vivono in questo habitat naturale. Per gli amanti del bird-watching i vasti boschi nascondono uccelli come picchi e cinciarelle, e la presenza di rapaci come Aquila Reale, Falco Pellegrino e Gufo Reale. Insomma, si tratta di un vero e proprio paradiso dove ritrovare un ritmo di vita più naturale, respirare aria pura e ammirare una natura straordinaria in tutte le sue manifestazioni. Il parco è bellissimo da visitare a piedi e offre una ricca rete di sentieri che copre oltre 600 km, dove camminare tra segni del passato e tracce di animali selvatici.

Parco La Martina, un gioiello a pochi chilometri da Bologna

Questo piccolo gioiello verde si trova a pochi chilometri da Bologna, ed è incredibile pensare che una natura così incontaminata e lontana dal caos possa essere a portata di mano dai centri maggiori. Il parco è caratterizzato da un patrimonio ambientale straordinario, con aree umide, prati di ginepro e boschi tra cui vivono animali selvatici come caprioli, volpi e faine.  Qui si può vivere un’esperienza davvero unica, percorrendo i numerosi sentieri tra la vegetazione intatta e selvaggia, che restituisce un ritmo lento ai nostri passi e ci permette di ritrovare un equilibrio dopo lo stress della vita frenetica di città. Lo sguardo è appagato da viste panoramiche su monti e pianure mentre fra le chiome della ricca vegetazione si possono ammirare le numerose specie di uccelli presenti nel parco. Da lontano si può seguire il volo dei rapaci che si librano nel cielo su foreste, sorgenti e specchi d’acqua. Il Parco La Martina offre l’occasione perfetta per vivere un’avventura nella natura più intatta, ed è la meta ideale per chi ama camminare in una vegetazione lussureggiante e godere di paesaggi suggestivi.

Panorama sul Parco La Martina

E per finire in bellezza… cosa mangiare in Emilia Romagna?

L’Emilia Romagna ha una ricca tradizione di specialità enogastronomiche, che la contraddistingue per i sapori unici dei suoi prodotti di eccellenza. Viaggiando per questo territorio straordinario prova a rendere ancora più intenso il gusto dei sapori locali e dei prodotti tipici con gli aceti aromatici, tra cui non puoi assolutamente perdere gli aceti balsamici di Modena e di Reggio Emilia: risultati eccezionali di un lunghissimo e delicato processo di invecchiamento che dura per almeno 12 anni. Tra i formaggi troviamo delle eccezionalità come il Grana Padano Dop e il Formaggio di Fossa di Sogliano, il cui processo di stagionatura ha una lunga tradizione risalente al medioevo, che ci riporta ai tempi in cui era necessario mettere in salvo i viveri dalle razzie di invasori di passaggio. E che dire dei prodotti di salumeria? Il Cotechino di Modena e la Mortadella di Bologna sono conosciuti in tutta Italia per il loro gusto intenso senza pari. Ma, sopra ogni cosa, l’Emilia Romagna è il regno delle paste all’uovo; i primi piatti hanno qui un ruolo di tutto rispetto: lasagne, tortellini e cappelletti hanno origine proprio in questa terra, e non vi faranno rimpiangere di essere passati da queste parti…a costo di metter su qualche chilo! Insomma, la cucina dell’Emilia Romagna è gustosa e indimenticabile, e completerà sicuramente in maniera grandiosa le tue giornate nella natura dell’entroterra, tra i posti più magici e insoliti di questo territorio meraviglioso.

Come scegliere lo zaino da trekking più adatto a te?

Di fronte alla necessità di acquistare il tuo primo zaino da trekking, o di acquistarne uno nuovo, potresti chiederti quale sia il migliore per le tue esigenze. Quindi, come scegliere la tipologia di zaino più adatto a te? In questa rubrica puoi trovare tutti i consigli per fare la scelta migliore per comfort e affidabilità.

Partiamo innanzitutto dal presupposto importante che gli zaini non sono “universali”, e cioè che un singolo zaino non può essere indicato per ogni persona e per ogni tipo di escursione. Di conseguenza, la prima cosa da prendere in considerazione per la nostra scelta è il tipo di attività che abbiamo programmato.

Possiamo dividere gli zaini a seconda della loro capienza, cioè del loro volume. In base a questo li distingueremo in base ai seguenti volumi:

Dai 10 ai 30 litri

Dai 30 ai 60 litri

Dai 60 ai 90 litri

Se abbiamo in programma un’escursione giornaliera, non avremo bisogno di uno zaino troppo pesante, che rischia di farci caricare inutilmente di un peso eccessivo. In questo caso, quindi, sarà sufficiente uno zaino di volume tra i 10 e i 30 litri, che sarà probabilmente il nostro compagno fedele per la maggior parte delle nostre escursioni. Per i trekking di più di un giorno avremo bisogno di uno zaino più capiente, dai 30 ai 60 litri, per portare con noi tutto l’occorrente per trascorrere diversi giorni lontani da casa. Se stiamo programmando un trekking più impegnativo, di livello alpinistico, oppure un viaggio di lunga durata, sarà necessario acquistare uno zaino di volume ancora più capiente, dai 60 ai 90 litri.

L’ideale è tenere in casa almeno due zaini di volumi diversi, per essere pronti per ogni tipo di escursione e non rischiare di farci trovare impreparati.

Un aspetto da non sottovalutare mai è il peso dello zaino “a vuoto”. Consideriamo sempre che questo, in base all’attività svolta, andrà ad aggiungersi a tutto il peso dell’attrezzatura, a partire dalle scorti alimentari fino al cambio di abbigliamento.

Non bisognerà mai dimenticare che il peso complessivo dello zaino e dell’attrezzatura non dovrà essere superiore al 20% del nostro peso corporeo.

Come scegliere la migliore qualità di uno zaino da trekking?

Il nostro zaino da trekking sarà l’amico più fedele nelle nostre escursioni. Dovrà quindi essere affidabile, sicuro, impermeabile e resistente. Durante il nostro trekking potrà capitarci di incontrare la pioggia, o di attraversare boschi e terreni impervi e dovremo perciò essere sempre sicuri che lo zaino sia resistente all’acqua e agli urti, e che sia costituito da materiali tecnici di qualità. Per scegliere uno zaino di buona qualità faremo affidamento sui principi di ergonomia, traspirazione e spazio interno.

Principio ergonomico, traspirazione e spazio interno

Lo zaino perfetto per i nostri trekking e le nostre attività outdoor dovrà farci sentire comodi e sicuri, ed essere funzionale. Dovrà quindi, prima di tutto, essere adatto alla nostra fisionomia e alle nostre caratteristiche fisiche. Dovrà gravare il meno possibile sulla schiena, spostando il peso dalle spalle alla zona più stabile del bacino: questo ci permetterà di trasportare un peso importante per molto tempo, senza affaticare la schiena. Indispensabili a questo scopo saranno: le cinghie pettorali, che collegando gli spallacci renderanno lo zaino stabile; gli spallacci, che con la loro imbottitura sosterranno il peso trasportato; la cintura dell’anca, che dovrà essere morbida e resistente al tempo stesso.

Altra considerazione importante da fare nella scelta del nostro zaino da trekking sarà la valutazione dello schienale, che dovrà essere necessariamente imbottito, per attutire i colpi sulla schiena assicurando il massimo comfort, e traspirante, per evitare che ci ricopriamo di sudore nei tratti più faticosi, lasciando così respirare il nostro dorso.

Ultima valutazione, ma non meno importante, sarà l’organizzazione dello spazio interno. Il nostro zaino dovrà essere dotato di tasche interne ed esterne, ed accessi separati per i diversi scompartimenti, in modo che ci sia facile raggiungere ciò di cui abbiamo bisogno senza dover rovesciare l’intero contenuto dello zaino. Immagina se durante il cammino venisse giù un acquazzone improvviso e per raggiungere la giacca antipioggia sistemata sul fondo dovessi svuotare l’intero zaino….saresti zuppo prima di raggiungerla, rischiando di rovinarti il resto dell’escursione!

I nostri suggerimenti per l’acquisto del tuo zaino da trekking

Ora che abbiamo valutato tutte le caratteristiche fondamentali, indispensabili per la scelta del tuo zaino da trekking, vogliamo presentarti alcuni dei migliori zaini da trekking in commercio, per sostenerti nella scelta di un prodotto che sia facilmente reperibile sia online che nei negozi specializzati.

Zaino da trekking Ferrino Finisterre Lady 30 litri

Questo zaino è pensato per le donne, con spallacci e cintura dell’anca ergonomici per la morfologia femminile. È dotato di 7 tasche (su cappuccio, di sicurezza, frontale e laterali a soffietto, su fascia vita e interna sul dorso, laterali e su cintura a vita) per consentire la massima praticità nell’organizzazione dell’attrezzatura; due porta piccozze; due porta bastoncini telescopici; accesso inferiore con separatore. Lo schienale è imbottito e garantisce traspirazione grazie al tessuto reticolare (dry net system). Coprizaino impermeabile incluso.

PESO: 1,65 kg

VOLUME: 30L

MATERIALE INTERNO ED ESTERNO: poliestere

Zaino Ferrino Finisterre Lady 30L

The North Face Basin Zaino 18 L taglia unica

È uno zaino robusto e resistente, realizzato con tessuto RIPSTOP leggero e al tempo stesso robusto, e con fondo rinforzato.

Spallaci, schienale e cinghia pettorale imbottiti per garantire comfort e comodità.

Copertura antipioggia integrata.

Tasche interne con organizer, per avere tutto in ordine e sempre a portata di mano.

PESO: 600 g

VOLUME: 18L

MODELLO: 52CZ

Zaino The North Face Basin 18L

Amazon Basics

Questo zaino da escursionismo è dotato di imbottitura traspirante con canali di ventilazione sagomati per sostenere la zona lombare e assicurare allo stesso tempo un’ottima traspirazione. Realizzato in poliestere durevole, è dotato di cinghie regolabili, sacca di espansione da 5 litri, divisione in scomparti e tasche, ampio vano per sacco a pelo e spallacci imbottiti. Disponibile nei colori nero e verde.

VOLUME: 55, 65 e 75L

PESO VOLUME ZAINO 55 L: 1,94 kg

PESO VOLUME ZAINO 65L: 2,32 kg

PESO VOLUME ZAINO 75 L: 2,32 kg

Zaino Amazon Basics